Nella mattinata di sabato, presso la sede della DICOMAC, si è svolto un vertice operativo tra il Capo del Dipartimento della Protezione Civile nazionale, Fabrizio CURCIO (nella foto), il Commissario straordinario per la Ricostruzione e i Presidenti delle Regioni Abruzzo, Marche, Lazio e Umbria. << Dal punto di vista operativo stiamo certamente migliorando la situazione - ha dichiarato CURCIO, nel corso di un successivo incontro con la stampa. L’impegno delle componenti e delle strutture operative del sistema di Protezione Civile continua senza sosta, con oltre 8.300 unità e più di 3.000 mezzi. Si lavora in condizioni estreme per evacuare quanti si trovano in situazioni a rischio, per rifornire di viveri e medicinali le persone in difficoltà, per liberare la viabilità principale e secondaria in modo da consentire l’accesso alle frazioni, per ripristinare le utenze ancora disalimentate. Tra oggi e domani scatteranno tutta una serie di attività di verifica per determinare la stabilità dei versanti nevosi: ci attendono giornate speriamo meno drammatiche ma altrettanto difficili >>.
Per quanto riguarda le attività di ricerca e soccorso, la situazione del complesso scenario operativo dell’hotel Rigopiano conta 9 estratti vivi, cui si aggiungono le 2 persone recuperate giovedì all’esterno della struttura, e 5 vittime accertate. A questi deceduti purtroppo si aggiungono altre 5 vittime, tutte in Abruzzo, trovate nei Comuni di Crognoleto, Campotosto, Castel Castagna e Rocca Santa Maria. A partire dalla mattinata, sono stati effettuati recuperi ed evacuazioni, sia via terra, sia con mezzi aerei, a Pozza di Acquasanta (AP), a Prati di Tivo (TE) e a Crognaleto (TE). Gli interventi sono ancora in corso a Valle Castellana (TE), a San Gregorio di Acquasanta (AP) e a Pretoro (CH). In quest’ultima località, in particolare, si sta evacuando una struttura alberghiera che ospita circa 150 ragazzi.
Sempre questa mattina è partita la colonna mobile della Regione Campania che andrà ad affiancarsi alle colonne mobili delle due Province autonome e delle nove Regioni già dispiegate sul territorio. Sul fronte del ripristino dell’energia elettrica, le utenze disalimentate sono attualmente scese a 27.000 in Abruzzo e a meno di 600 nelle Marche.