Pubblichiamo un comunicato stampa a firma del Coordinameto Genitori della Valle del Turano:
<< Se le disposizioni contenute nel Regolamento attuativo del Decreto del Ministro GELMINI non saranno riviste, la Valle del Turano perderà cinque scuole dell’infanzia (Belmonte Sabino, Castel di Tora, Longone Sabino, Rocca Sinibalda, Torricella in Sabina), cinque scuole elementari (Belmonte Sabino, Collalto Sabino, Colle di Tora, Rocca Sinibalda, Longone Sabino) oltre alle scuole medie di Torricella in Sabina e Rocca Sinibalda. Giovedì pomeriggio a Rocca Sinibalda si è tenuto un Consiglio comunale aperto ad insegnanti, genitori e cittadini della Valle del Turano in cui si è affrontato in modo aperto e partecipato questo problema che mette a repentaglio l’esistenza stessa di intere comunità della Valle del Turano. All’Ordine del Giorno l’approvazione di una delibera che, sulla scorta di quanto stabilito dalla Consulta provinciale e raccogliendo l’invito dell’Assessore provinciale alla Scuola Gustavo MARCHEGGIANI, chiedeva di tenere conto, nel formulare i criteri da parte del Ministero, dei valori medi provinciali invece di stabilire come limite minimo per l’esistenza dei plessi 30 bambini per le scuole dell’infanzia, 50 per quella elementare e 45 per la scuola media.
Applicare, nelle aree con più di un terzo del territorio montano il parametro della media provinciale tra numero di alunni e numero di punti di erogazione. In questo caso, le medie di Rieti (42 per la materna, 84 elementare, 129 per le medie e 274 per le superiori) si tradurrebbero in una salvezza pressoché certa. L’adozione di parametri così rigidi e non derogabili, inoltre, non tiene assolutamente conto delle specificità territoriali e in particolare della Provincia di Rieti, il cui territorio presenta marcate peculiarità tanto più aggravate in aree interne come la Valle del Turano, caratterizzata da difficoltà di collegamento per la scarsa transitabilità delle strade montane e per i tempi di percorrenza e spostamento elevati, con un sistema di trasporto pubblico sottodimensionato. Nel corso dell’Assemblea, molto partecipata e segno dell’attenzione e delle istituzioni locali e dei genitori per il futuro dei propri figli, è emerso con forza il bisogno di accompagnare al percorso istituzionale la mobilitazione di genitori, insegnanti, studenti a difesa delle scuole del territorio, perché, come è stato sottolineato più volte nel corso dell’assemblea, questo attiene direttamente alla libertà di ciascuno di scegliere dove vivere e crescere i propri figli. Laddove le scuole dovessero essere chiuse d’imperio ciò limiterebbe di fatto questo diritto. Da parte dei genitori è emersa la richiesta ai sindaci e agli amministratori della Valle del Turano (gli undici comuni componenti la Comunità Montana del Turano) di approvare in tempi strettissimi analoghe delibere sulla scorta di quanto fatto dal Comune di Rocca Sinibalda. Naturalmente la stessa Comunità Montana dovrà attivare forme di intervento specifiche su questo tema. Alla Regione Lazio si chiede di stanziare risorse economiche specifiche per salvaguardare l’esistenza delle scuole di montagna laddove il ministero non dovesse recedere dalle decisioni assunte. Parallelamente è in via di costituzione un coordinamento dei genitori e degli insegnanti che studierà le forme più efficaci di mobilitazione e di lotta contro l’adozione di questo drammatico provvedimento. Nei prossimi giorni sarà convocata una ulteriore assemblea pubblica per approfondire e proporre soluzioni e per lanciare un appello affinché si possano unificare e coordinare le azioni a livello provinciale in quanto quello che sta per avvenire riguarda tanti territori della Provincia di Rieti >>.