La Via Francigena di San Francesco (Ultimi Cento Chilometri da Rieti alla Basilica di San Pietro, e per centro la Valle Santa e Rieti) ha avuto più che una sottolineatura negli eventi posti ai margini del Capitolo Internazionale delle Stuoie, svoltosi nella vicina Assisi e conclusosi in questi giorni con l'intervento dei massimi rappresentanti dei quattro Ordini francescani: i Frati Minori, i Conventuali, i Cappuccini e il Terz'Ordine. Alcuni gruppi di religiosi di varie nazioni, venuti in Umbria da tutto il mondo in numero di duemila, hanno colto l'occasione per visitare i santuari reatini, recarvisi in pellegrinaggio per pregare e meditare e apprezzare le bellezze naturali e la storia degli eremi di Fonte Colombo, Greccio, Poggio Bustone e la Foresta. In particolare il convento di Fonte Colombo, luogo dove San Francesco dettò a frate Colombo la Regula Bullata promulgata da Onorio III. Il GAL della Provincia di Rieti, che ha promosso insieme alla Provincia, il Progetto transnazionale “Per Agros” per il lancio della Via Francigena di San Francesco collegata con il Cammino di Santiago di Compostela, ha valutato positivamente gli esiti di diffusione dell'iniziativa turistico-religiosa derivati dal Capitolo Internazionale delle Stuoie.
Tra i pellegrini venuti da Assisi, una cinquantina di essi ha celebrato le lodi mattutine nella Cattedrale Basilica di Santa Maria a Rieti, e subito dopo, a piedi, ha raggiunto il santuario del presepe a Greccio, percorrendo un tratto della Via Francigena - Cammino di Francesco, ormai noto in tutto il mondo cristiano e tra gli operator tour che svolgono attività nell'ambito del cosiddetto turismo religioso. Durante la visita alla Valle Santa, i frati hanno potuto cogliere lo spirito che animò Francesco e i suoi seguaci fin dai primi giorni della loro esperienza suscitata dall'originario progetto di “Vivere secondo il Vangelo di Gesù Cristo”. Com'è noto, la prima regola fu approvata solo oralmente da Papa Innocenzo III nel 1209 (800 anni fa e dalla ricorrenza il motivo della convocazione del Capitolo Internazionale delle Stuoie). infine, fu Papa Onorio III, nel 1223, ad approvare con bolla, la regola definitiva di Fonte Colombo ispirata a Francesco direttamente da Dio.