Si è svolto presso il Municipio nursino l’incontro partecipativo che l’Assessore provinciale alla Pubblica Istruzione, Giuliano GRANOCCHIA (nella foto), sta tenendo con gli amministratori del territorio e dirigenti scolastici per discutere di dimensionamento ed offerta formativa. L'Amministrazione provinciale perugina sta tenendo in tutto il territorio incontri per la programmazione territoriale dell’offerta di istruzione secondaria di secondo grado in Umbria per gli anni scolastici 2011/2012 e 2012/2013. Tra le prime tappe l’Ambito n°6 di Norcia, che comprende anche i comuni di Preci, Cerreto di Spoleto, Vallo di Nera, Santa Anatolia di Narco, Poggiodomo, Scheggino, Monteleone di Spoleto e Cascia, per un totale di 1.718 studenti. Le criticità sono emerse sul versante trasporti, in quanto territori montani, i comuni hanno difficoltà nel garantire la gratuità del servizio per le scuole primarie. << Si pensi che a Cascia - ha dichiarato il Sindaco Gino EMILI - si percorrono ogni giorno 800 km per assicurare il trasporto alle primarie, con notevoli costi per il bilancio >>. << E’ nostra intenzione ascoltare tutte le proposte che ci verranno formulate dai territori - ha aggiunto l'Assessore GRANOCCHIA - in modo da non scontentare nessuno. Qui a Norcia non sono giunte richieste particolari, ma solo il mantenimento dell’esistente e garantire la distinzione dei plessi. Da sottolineare il ruolo fondamentale che la scuola riveste in questi territori in cui ci si trova a combattere con il fenomeno dello spopolamento della montagna >>.
Ora la parola spetterà al Consiglio provinciale per approvare il Piano di Offerta Formativa che ha tempo fino al 25 novembre per pronunciarsi, dopodichè lo dovrà presentare a Regione ed Ufficio Scolastico Regionale. A questo punto la Regione dovrà deliberare il Piano regionale entro il 31 dicembre e trasmetterlo, quindi, all’Ufficio Scolastico Regionale. Infine, il Direttore generale di quest’ultimo procederà a dare esecuzione al Piano Regionale con effetto dal 1° settembre dell’anno scolastico di riferimento. Nel processo programmatorio vengono coinvolte soprattutto le Province, in quanto soggetti che propongono l’offerta formativa sul territorio. Infatti, è ad esse che spetta l’istituzione di nuovi indirizzi, la sostituzione e soppressione di quelli non più rispondenti al fabbisogno formativo e la redazione dei piani di organizzazione della rete delle istituzioni scolastiche sulla base anche delle proposte dei singoli comuni. Quindi, sulla base di criteri e procedure per la programmazione scolastica indicati dalla Regione, approvano i Piani provinciali per l’organizzazione della rete scolastica. Dal canto loro, le istituzioni scolastiche dovranno inoltrare le richieste alle Province affinché possano valutarne l’inserimento nel piano provinciale in coerenza con gli indirizzi della programmazione regionale.