Riceviamo e pubblichiamo integralmente una nota del Dott. Paolo BIGLIOCCHI (nella foto), Consigliere provinciale con Delega alle Politiche Sanitarie:
<< Si continua ad assistere ad un confuso dibattito sul futuro della sanità nella nostra Provincia e ci capita di leggere dichiarazioni spesso discordanti rilasciate dai vertici aziendali o da rappresentanti istituzionali. Le prospettive future dell’ospedale di Magliano sembrano sempre più confuse e forse al Dott. GIANANI viene oggi rimproverato di essere stato eccessivamente realista nell’applicare i decreti commissariali, forse unico nel Lazio, con grande zelo. Leggiamo altresì le dichiarazioni della Consigliera NOBILI che lasciano intravedere una prospettiva diversa e non si capisce perché Il Commissario, prima di intraprendere strade tortuose, non abbia sentito la necessità di ascoltare e dare risposte alle esigenze poste dalle comunità locali. Divertente l’idea della medicina tradizionale cinese, di cui il Direttore generale è grande sponsor, ma viene il dubbio che non ci si renda conto delle necessità della sanità pubblica e di dare livelli assistenziali decenti a cittadini che vengono giornalmente vessati da un sistema che non funziona. Le ipotesi ad oggi tracciate, speriamo non in solitudine, dalla Consigliera NOBILI sono parte delle richieste fatte dai cittadini ma ancora oggi assistiamo al silenzio della Regione che non prende decisioni e, usando un vecchio metodo, lascia passare tempo sperando che questo abbassi il livello di contestazione.
Ma ben sappiamo che i problemi di Magliano sono solo una parte del tutto e che in realtà sta scadendo in modo forse irreversibile il livello quantitativo e qualitativo dell’offerta al cittadino. Il taglio di 5.000.0000 di euro alle spese del personale per la nostra AUSL produrrà effetti devastanti e non solo sui livelli occupazionali. Le liste d’attesa stanno diventando insostenibili ed i servizi non coprono le necessità. A questo aggiungiamo i costi, sempre crescenti, che gli utenti sono chiamati a sostenere. Chissà se qualcuno ha pensato che mandare fuori zona per un esame un pensionato minimo, esente dalla spesa, crea di fatto un aggravio di spesa spesso insostenibile. Ma detto questo credo sia ora di smettere di giocare e di fare annunci. Credo sia ora di certezze e credo sia ora che la Regione dica con assoluta chiarezza quale il futuro di Magliano e quale il futuro di strutture provinciali penalizzate da scarsa attenzione o forse da eccessiva attenzione per Roma ed i suoi interessi >>.