di Gianfranco PARIS
A due settimane dalla sua conclusione la campagna elettorale per il Comune di Rieti registra lo scatenamento delle tre lobby che hanno caratterizzato l'indirizzo della politica reatina di questi ultimi due decenni nel tentativo di mantenere ad ogni costo posizioni favorevoli ai loro interessi. Si tratta della lobby edilizia che ha trovato in COSTINI, uomo sempre di destra che per l'occasione della scelta dei candidati, dopo la sconfitta nelle Primarie, ha confluito nel gruppo che sostiene il candidato Sindaco GHERARDI, che ormai chiaramente cerca di ricostituire la vecchia DC; la lobby dell'ASI, guidata da un uomo del centrosinistra eletto però anche dai voti dei consiglieri espressi dal centrodestra, che cerca di destinare più territorio possibile alla cementificazione, vedasi il Polo Logistico di Passo Corese, il fotovoltaico selvaggio, gli impianti di biomassa ecc.: la lobby che ruota intorno alla Azienda Servizi Municipalizzati di Rieti che fa riferimento al sindaco ancora in carica e a ROSITANI. COSTINI, allora Assessore all'Urbanistica, nell'estate scorsa, poco prima del rinnovo del Consiglio comunale previsto dalla legge, con la scusa della sistemazione delle due aree ex industriali abbandonate, situate nei pressi del centro storico, ha ottenuto, non senza contrasti all'interno della stessa maggioranza di centro-destra, la delibera sui Piani Integrati che regala tutte le aree ancora libere a ridosso del centro storico alla lobby dell'edilizia con il voto anche di alcuni uomini eletti in liste che si riferivano al centro sinistra che, di fronte agli interessi concreti del denaro, non hanno avuto nessun riguardo per i loro elettori.
Lo stesso COSTINI, con un intervento a gamba tesa, si è addirittura messo a sostenere il mantenimento in servizio della Dirigente del settore urbanistico del comune, per la quale il PM Dr. OPILIO aveva chiesto al sindaco la sospensione dalla funzione perché, pur già condannata due volte per reati di violazione edilizia, è ancora soggetta al altri tre procedimenti penali sempre per reati connessi alla sua funzione. COSTINI, che ad ogni piè sospinto si riempie la bocca di affermazioni di pulizia e buon governo, che ha diretto quello assessorato per circa un anno e mezzo, e che dichiarò che all'urbanistica sarebbe iniziata una nuova era dopo la gestione di Marzio LEONCINI, condannato dal Tribunale di Rieti per aver chiesto ad un privato una tangente per il rilascio della licenza edilizia, per essere coerente con quelle roboanti affermazioni, anziché difendere l'indifendibile, avrebbe dovuto quanto meno tacere, ma forse deve gratitudine per la delibera sui Piani Integrati, della quale egli si vanta tanto. Il Sindaco e la Giunta, neanche un mese prima di andare a casa, ha rinnovato il consiglio di amministrazione della ASM sostituendo il Presidente che era dimissionario da tempo, ma mantenuto al suo posto per opportunità, oggi confluito anche lui nella nuova “balena bianca”, e soprattutto il Vice Presidente Avv. Osvaldo SABETTA che da anni conduceva una battaglia decisa contro il socio privato della azienda cercando di impedire che il Comune gli consentisse l'acquisto del 2% del capitale sociale che gli avrebbe consentito di operare a suo piacimento. Questa lotta per il controllo assoluto della ASM, che è una delle aziende meno efficienti del Lazio, dura da anni e sta generando una situazione paradossale. Il Comune, inspiegabilmente ha accumulato un debito di oltre 20 milioni di euro nei confronti della ASM, di cui è socio di maggioranza, e consente, con accumuli di interessi che SABETTA ha contestato violentemente, il suo ingigantirsi, con il risultato che alla fine il suo azzeramento diventerà arma di ricatto in mano al privato per ottenere quel che vuole. Ora queste due lobby, che hanno come punto di riferimento, la prima il candidato PERELLI e la seconda il candidato GHERARDI, prelevato direttamente dalla Baxter, di cui GHERARDI è Amministratore delegato, e catapultato all'ultimo momento sulla scena politica reatina direttamente da CASINI, sono ai ferri corti. All'incontro degli industriali di Rieti con il candidato Sindaco PERELLI, la lobby degli edili si è scatenata perché ritiene PERELLI e il Sindaco uscente responsabili del ritardo con cui si sta attuando, secondo loro, la delibera sui Piani Integrati, atteso che fin dall'agosto scorso fu loro concesso di presentare i relativi progetti. Inoltre, tra PERELLI e COSTINI si è accesa una gara di comunicati con i quali COSTINI rivendica la paternità dei Piani Integrati e PERELLI afferma che la paternità è di tutto il centrodestra. Ma non finisce qui, ho letto infatti anche che è merito di alcuni consiglieri che, pur eletti nelle liste che si riferivano al centro sinistra, hanno votato a favore dei P.I. rimediando ai vuoti dei franchi tiratori di destra. Una confessione di inciucio che lascia allibiti e che dimostra come quello che io vado sostenendo da anni è la pura verità. Conserverò gelosamente questi comunicati. Si rivendica la paternità e si litiga per delibere che sono state impugnate con molto fondamento al TAR, cosa che dovrebbe far riflettere chi si accinge ad applicarle perché, se il ricorso verrà accolto, i danni saranno maggiori dei vantaggi e penso che il ritardo nella loro applicazione sia un atto di saggezza e non un vulnus alla economia della città come sostengono i confindustriali. Ma a proposito di danni all'economia, che vengono agitati solo quando si tratta di coprire gli interessi speculativi di qualcuno, sarà bene ricordare a tutti costoro che dalla depressione non si esce con la politica della cementificazione. Puntare sul rilancio dello sviluppo economico continuando a costruire case e capannoni, come sostiene COSTINI quando difende i Piani Integrati o come fa il presidente dell'ASI FERRONI e la consorteria destra-sinistra-centro che gli sta dietro, somiglia alla politica fallimentare di ZAPATERO che, dopo il boom iniziale dell'edilizia, sulla quale la Spagna puntò a spron battuto per lo sviluppo nel dopo FRANCO, al momento della saturazione ha registrato la una crisi odierna che lo ha costretto a lasciare il potere. Anche da noi oggi il mercato del cemento armato è saturo, lo dimostrano le tante case invendute e quelle in costruzione in attesa di compratori. Oggi l'edilizia serve solo a fornire occasioni di lavoro a ingegneri e architetti e a produrre occasioni di tangenti. Tra l'altro le banche non concedono più mutui anche perché quelli che potrebbero richiederli non hanno lavoro e non possono fornire garanzie. Questo è quanto passa casa nel dibattito elettorale che ci ammorba e ci ammorberà mattina e sera fino al 5 maggio p.v. e anche oltre. A voi elettori decidere se questa gente merita la vostra fiducia. Purtroppo la maggior parte della gente andrà a votare per motivi personali o di gruppo. Finché però sarà così c'è poco da sperare.