Riceviamo e pubblichiamo integralmente una nota del Comitato Referendario “Terni-Rieti in Umbria”:
<< Non cambia nulla, solo la proroga di un anno per il riordino delle Province, come scritto nel DDL di stabilità. Lo abbiamo sempre affermato e lo ribadiamo: ci rimane precisamente un anno di autonoma possibilità di decidere sul nostro futuro, poi le funzioni provinciali, già ampiamente ridotte dal decreto Salva Italia, non ci saranno più, Rieti sprofonderà nell’isolamento laziale rimanendo un territorio dimenticato e non rappresentato, senza futuro, e soprattutto senza progetti per il futuro. Il nostro continua ad essere il progetto unico in campo, condiviso ampiamente, con cui democraticamente, come tutti auspicano, si può lasciare che siano i cittadini a decidere sul proprio futuro. Il riordino va dunque inteso come opportunità e il referendum come riscatto e risveglio per le coscienze. La raccolta firme non si è mai fermata, i Comuni, ma ormai anche molti sindaci, sono disponibili alla partecipazione al dibattito. Ci facciamo quindi, ancora una volta carico di esortare gli attendisti, i rappresentanti di qualsivoglia associazione pubblica o privata, qualche politico lungimirante (se ne esistono) ma soprattutto continueremo a informare le persone, che comunque saranno gli attori principali delle scelte future per questi territori.
La gente vuole partecipare, e noi faremo di tutto per far esprimere chi è tatticamente escluso dalle decisioni che riguardano la propria esistenza e soprattutto quella delle generazioni future. Tra due scelte possibili una è sempre meno peggio, l’Umbria per la Provincia di Rieti è l’unica strada per esistere. Se lo si vuole >>.