<< In guerra avanti tutto si muore, poi si combatte, poi si vince o si perde e da ultimo appena c’è la speranza di poter sopravvivere feriti o incolumi >>. È la prima impressione, al fronte, del triestino Giani STUPARICH, che nel suo taccuino annota la sua esperienza di guerra dell’anno 1915. Parole altrettanto toccanti e profonde si trovano nelle memorie e nelle lettere che i soldati in grigio-verde della Valnerina e di Spoleto inviarono dal fronte alle proprie famiglie, alle madri, alle mogli, ai figli per descrivere la quotidianità...
Cascia (PG): Consorzio BIM - per il centenario della Grande Guerra - a Cerreto di Spoleto il prossimo evento culturale
