In Umbria sono circa trentaduemila gli ettari dedicati alla coltivazione, ma molti di essi, a seguito delle politiche di disaccoppiamento contributivo decise dall’Unione Europea, potrebbero cambiare destinazione. Bassa produttività e scarsa possibilità di intensificazione colturale per aumentare il reddito, potrebbero far decidere per un abbandono, con conseguenze negative sull’ambiente e sul paesaggio. Ecco il motivo per cui la Regione Umbria ha finanziato un progetto sperimentale coordinato dal Parco Tecnologico Agroalimentare (3A-PTA) che ha coinvolto un’azienda...